Oggi ho presentato un Ordine del Giorno, firmato anche dal Collega Consigliere Comunale Gianluigi Bonino che si contrappone all'emendamento presentato dalla Lega che abolisce il divieto di denunciare le Persone "irregolari" che accedono alle strutture sanitarie. Tale Ordine del Giorno - che non ha potuto essere presentato alla votazione in Consiglio Comunale a Torino oggi, per motivi regolamentari - passerà in discussione nelle prossime settimane in Commissione Consiliare, durante la quale potranno essere auditi il Presidente dell'Ordine dei Medici e Odontoiatrici di torino e Provincia e un Segretario Sindacale dei Medici.
Sarebbe auspicabile anche che fosse audito un Costituzionalista.
Due sono i "PUNTI di VISTA":
1. Ministro Maroni:
"Non abbiamo introdotto alcun obbligo di denuncia dei clandestini da parte dei medici, abbiamo semplicemente eliminato il divieto della possibilità della denuncia". Lo ha sottolineato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso del programma 'L'elefante' condotto da Giuliano Ferrara su Radio24. "Nel 1998 - ha ricordato Maroni - è stato introdotto il divieto per i medici di segnalare i clandestini. Si arrivava così all'aberrazione che un medico che voleva segnalare un clandestino commetteva un reato. C'è stata un grande mistificazione su questo. Giornali come 'La Repubblica' e il 'Corriere della sera' - ha aggiunto il ministro - hanno messo in prima pagina una cosa non vera scrivendo che c'era l'obbligo di denuncia. E' falso. Se il medico non vuole denunciarlo non lo fa, ma non è giusto punire un medico che magari vuole segnalare alla polizia un clandestino ferito da una ragazza che ha stuprato". Maroni ha quindi fatto notare che "in tutti i Paesi d'Europa esiste la situazione che vogliamo introdurre noi, non c'è cioè alcun divieto ai medici della possibilità di denunciare i clandestini. In Germania, anzi, c'è l'obbligo di farlo. Alzare questo polverone su una norma di buon senso - ha concluso - mi sembra un'operazione molto provinciale e molto poco seria".
2. i Medici.
Se passa l'emendamento, i MEDICI PUBBLICI, ma NON i privati, saranno obbligati a segnalare le persone "clandestine", pena la denuncia per omissioni di atti d'ufficio.
Ingfatti i MEDICI PUBBLICI hanno l'obbligo di referto per segnalare un reato che il proprio paziente ha commesso anche se la segnalazione potrebbe causare danno al paziente. E quello di immigrazione clandestina sarà considerato un vero reato.
Con la precedenti disposizioni legislative, l'obbligo di denuncia degli immigrati clandestini fu abolito. Se ci sarà l'approvazione dell'emendamento, i MEDICI PUBBLICI dovranno fare il Referto di denuncia alle Autorità, poichè quello di "immigrazione clandestina" sarà da quel momento considerato un reato (fino ad ora non lo è !!)
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO
al CONSIGLIO COMUNALE
della
CITTA' di TORINO
Proposta di
ORDINE DEL GIORNO
Al
CONSIGLIO COMUNALE
DELLA
CITTA' DI TORINO
Preso atto che
nel Parlamento italiano è in discussione in questi giorni un pacchetto di norme di diverso tenore, che si riferiscono a cittadini stranieri immigrati ed in particolare agli extracomunitari;
in particolare è stato recentemente approvato da un ramo del Parlamento un emendamento che consente agli operatori sanitari, a differenza che nel passato, di segnalare alle autorità di polizia persone non in regola con il permesso di soggiorno.
Rilevato che
L’art. 32 della Costituzione vigente afferma la “tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e che certamente questa prescrizione è applicabile a chiunque sul territorio nazionale, indipendentemente dalla liceità del suo soggiorno, fatta salva la possibilità da parte dell’Autorità giudiziaria, di sanzionare attraverso regolari processi ogni azione o situazione di illegalità
Rilevato altresì che
Il recepimento di tale emendamento da un lato imporrebbe al medico una scelta morale e deontologica, stretto tra l’obbligo di segretezza e l’obbedienza a questa norma, collegata peraltro al nuovo reato di immigrazione clandestina, anch’esso contenuto del cd. “pacchetto sicurezza” e dall’altro, indipendentemente dalla possibilità di una sua concreta applicazione, porrebbe le Persone straniere irregolari nel dilemma se accedere alle strutture mediche, con il rischio di essere segnalato e conseguentemente espulso e successivamente incarcerato, oppure non curarsi, ovvero farlo in strutture clandestine e segrete.
Che conseguentemente diverrebbe in ogni caso difficile per le Persone irregolari fidarsi da oggi in poi delle strutture sanitarie
Considerato che
le Persone irregolari e senza permesso di soggiorno,
· come qualunque individuo hanno il diritto stabilito dalla Costituzione italiana ad una assistenza sanitaria di base, d’urgenza o volta alla prevenzione, tale da consentire loro un autentico diritto alla vita
· saranno disincentivate a recarsi presso sanitari nel caso dovessero presentare problemi di salute e che di conseguenza potrebbero correre rischi di vita o diventare portatori di particolari e gravi patologie, potenzialmente diffusibili nella popolazione intera (ad es. malattie sessualmente trasmissibili, TBC, ecc.
Rilevando che
· il mancato costante monitoraggio e controllo di queste patologie da parte del sistema sanitario italiano potrebbe portare alla diffusione incontrollata delle stesse
Considerato infine che
· Nella Città di Torino esistono strutture ed organizzazioni sanitarie (ambulatori ASL, Ospedali, Medici di Medicina Generale Convenzionati, Pediatri di famiglia, Consultori famigliari, ecc) che hanno personale sanitario interessato alla riforma di cui si è detto
· Che nella Città di Torino vivono, abitano, si muovono, un notevole numero di cittadini extracomunitari irregolari, potenziali destinatari della norma
ESPRIME
· La propria contrarietà per la palese violazione di qualunque principio etico, oltrechè costituzionale, sotteso alla formula adottata dall’emendamento in discussione .
· La propria contrarietà per l’artificiale divisione creata tra i cittadini italiani e le Persone irregolari, che sono anzitutto Persone (uomini, donne, anziani, bambini) come noi, cui viene nei fatti negato il fondamentale diritto alla salute e conseguentemente alla vita.
· Profonda preoccupazione nei confronti delle conseguenze di un eventuale recepimento da parte dei sanitari dell’emendamento in norma sia nei confronti delle Persone irregolari , sia in generale dei cittadini, per le potenziali, gravissime, ricadute sulla salute di entrambi
IMPEGNA
Il Sindaco della Città di Torino
a trasmettere il presente documento ai Presidenti dei due rami del Parlamento Italiano ed al Presidente della Repubblica, affinché nei rispettivi ruoli istituzionali non consentano questo stravolgimento delle più elementari norme del diritto.
A trasmettere il presente documento anche alle Direzioni Generali delle ASL e ASO cittadine, A rappresentare le ragioni etiche su cui è fondato il presente O.d.G. in ogni occasione nella quale sia previsto o consentito un parere della Città di Torino su questa materia .
Torino 9 febbraio 2009
CarlO ZANOLINI
Gianluigi BONINO
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Comunicato Stampa inviato ai Giornalisti
lunedì 9 febbraio 2009
Iscriviti a:
Post (Atom)