mercoledì 16 aprile 2008

UN PARCHEGGIO PER VIA LE CHIUSE

Su sollecitazione del Consifleire Comunale Zanolini a mezzo di un emendamento alla delibera proposta dall'Assessore Sestero al Consiglio Comunale di Torino, inizierà a breve il percorso di discussione ed elaborazione del progetto di parcheggio interrato siyuato in Via Le Chiuse, sotto la piazzetta antistante l'uscita della Scuola Faa' di Bruno.
La realizzazione di tale parcheggio permetterà di proporre alla Circoscrizione la creazione di un giardinetto verde e di una "zona 30 all'ora" che potrebbe permettere un transito in sicurezza delle biciclette, su di un percorso che anche parzialmente permetta il traffico ciclabile in sicurezza dal centro città alla zona del Parco della Pellerina

I VERDI devono ritornare ad essere VERDI

Le elezioni del 13 e 14 aprile 2008 sono state una data storica: in quel giorno gli Italiani hanno decretato l'uscita dei VERDI dal Parlamento
Qualcuno ha parlato di omicidio di un'idea, perpetrato con freddo calcolo dal Partito Democratico. Ma quando un'idea muore non bisogna chiedersi chi l'ha uccisa e perchè, ma quali sono state le condizioni che ne hanno favorito la morte.
Molti VERDI e simpatizzanti VERDI già da mesi, ancor prima che si fosse definito il cartello elettorale, avevano compreso che l'operazione de "La Sinistra - L'Arcobaleno" sarebbe stata fallimentare.
Il gruppo dei VERDi che fa riferimento al Consigliere Comunale di Torino Zanolini è stato capofila della "resistenza" all'inclusione ( o meglio al dissolvimento) ne "La Sinistra - L'Arcobaleno".
Ciò ne ha valso la totale emarginazione nel Partito dei VERDI, attuata da parte di una oligarchia locale, ormai sempre più delegittimata sia culturalmente che politicamente, che aveva deciso di esercitare scelte di appiattimento alla sinistra estrema.
Molte realtà locali della Provincia di Torino avevano seguito l'azione di "smarcamento" da "La Sinistra - L'Arcobaleno" (Moncalieri, Venaria Reale, Nichelino, Beinasco, Orbassano, Avigliana, ecc) iniziata dal Gruppo Consiliare di Torino già in tempi non sospetti, prima dell'esito elettorale.
Poche altre realtà locali quali Rivoli avevano invece deciso una aggregazione totale nell'ambito de "La Sinistra - L'Arcobaleno". In questa Città addirittura, senza alcuna opposizione da parte del Presidente e della maggioranza dell'esecutivo provinciale, i Consiglieri Comunali verdi avevano deciso di fare gruppo unico "La Sinistra - L'Arcobaleno", decretando la scomparsa della visibilità del simbolo del Sole che Ride.
Ma ora urge rilanciare la parola d'ordine per una "Ricostruzione VERDE": I VERDI devono ritornare ad essere VERDI!
L'autonomia dei VERDI deve essere assoluta, potendosi al massimo configurare alcune alleanze strategiche ai fini di un rilancio delle idee dell'ambientalismo del fare.
Ma noi non siamo per un migliorismo verde: vorremmo che l'ambientalismo del fare sia anche quello del "fare BENE" e del "fare con legalità".
Vorremmo d'ora innanzi ritornare al mittente la frase con la quale in modo calunnioso si afferma che "i Verdi dicono sempre di no a tutto".
Noi potremo dire ancora dei "no", quando sarà necessario, come su certi temi anche Partiti più grandi dicono di no, perchè talvolta dire no è utile e opportuno.
Ma vogliamo porci in un atteggiamento di disponibilità a discutere e a mediare. perchè la Natura e la Vita sono fatte di mediazioni.
Altrimenti con la contrapposizione sarà l'ambiente a rimetterci.
Dobbiamo ripartire dalle parole di Alex Langer: parole di ascolto e di disponibilità, ma anche di fermezza, quando serve, per otetnere al rispettabilità delle nostre idee, che sono tante e sono buone.
Ripartire da Alex Langer per ricostruire i Verdi.
E ripartire "dal locale" (perchè no da Torino?) per ricostruire le linee generali dell'ultima ideologia nata nel '900: quella dell'Ambientalismo e dell'idea "verde" dell'esistenza