martedì 29 aprile 2008

ORA CI SENTIAMO UN PO' PIU' SOLI

Le recenti elezioni hanno decretato l’uscita dei VERDI dal Parlamento.
L’operazione della loro “dissoluzione” nella “Sinistra – L’Arcobaleno” è stato il primo passo verso la disfatta elettorale.

Il Gruppo Consiliare dei VERDI per la Pace del Comune di Torino e il suo Consigliere qui scrivente, fin dall’inizio, in tempi non sospetti, avevano manifestato grandi perplessità sul “progetto arcobaleno” e, ascoltando molti elettori dei VERDI che si rifanno ad un ambientalismo moderato (“né di destra, né di sinistra”, come diceva Alex Langer), aveva deciso di non aderirvi.
Dobbiamo oggi constatare che purtroppo avevamo ragione.
Rimaniamo assolutamente convinti che gli elettori ricominceranno a sostenerci solo se avremo il coraggio di continuare la strada che il nostro Gruppo Consiliare di Torino ha già iniziato a tracciare: cioè quella di una politica attenta all’ambiente ma ragionevolmente disponibile al dialogo, lontana da atteggiamenti estremistici di contrapposizione, di veto e antagonismo, ma ricca di seria partecipazione e proposta; anche se, senza un riferimento al Parlamento, dove il partito dei VERDI non c’è più, ora ci sentiamo un po’ più soli.

sabato 19 aprile 2008

I VERDI non torneranno mai più ad essere VERDI?

Il “funerale dei VERDI” - parafrasando Ceronetti - non è una cerimonia già finita.
Pensavamo di averne ricoperta la bara con un bello strato di terra, di aver deposto un mazzo di fiori alla memoria e, bagnate le gote con qualche lacrima, di ritornare a casa, forse molto più tristi, ma con la voglia di ricominciare.
Ma dai Palazzi romani ci giunge voce che non si può pensare di ricominciare, poiché la cerimonia funebre non è si ancora conclusa.
Si sussurra che non si possono ricostruire i VERDI partendo dalla concreta umanitò di Alex Langer, ma ancora una volta ci si affida all’eterea, inumana, inconsistenza del cielo e a quel raro fenomeno fisico chiamato “arcobaleno”.
La fossa dove seppellire i VERDI non è stata ancora scavata a sufficienza, a dimostrazione che la Storia non è mai maestra di insegnamenti per il futuro: i progetti politici "policromi" e floreali per i VERDI non hanno mai funzionato: vedi l'ingresso dei VERDI arcobaleno voluto da Rutelli negli anni '80 e l'esperimento del "girasole" negli ultimi anni.il funerale deve continuare.
Si è deciso: il funerale deve continuare fino alla liquefazione dell'idea e di ogni forza verde.
E’ che in quella fossa si sono seppelliti anche i nostri sogni, le nostre speranze e, cosa assai più grave, tutte le speranze per un’Italia rispettosa dell’ambiente.
I VERDI continueranno a (non) esistere, ben mascherati all’interno di un altro simbolo..
Il Faraone e la sua corte hanno così decretato: il progetto politico della Sinistra Arcobaleno deve andare avanti e l’inglobamentio in essa dei VERDI deve essere sempre più perseguito..

Non c’è proprio la voglia che i VERDI restino VERDI o che ritornino ad essere VERDI !
Questa è la sensazione che ieri, 17 aprile 2008 molti di noi hanno avuto, dopo colloqui esplorativi con Roma.

mercoledì 16 aprile 2008

UN PARCHEGGIO PER VIA LE CHIUSE

Su sollecitazione del Consifleire Comunale Zanolini a mezzo di un emendamento alla delibera proposta dall'Assessore Sestero al Consiglio Comunale di Torino, inizierà a breve il percorso di discussione ed elaborazione del progetto di parcheggio interrato siyuato in Via Le Chiuse, sotto la piazzetta antistante l'uscita della Scuola Faa' di Bruno.
La realizzazione di tale parcheggio permetterà di proporre alla Circoscrizione la creazione di un giardinetto verde e di una "zona 30 all'ora" che potrebbe permettere un transito in sicurezza delle biciclette, su di un percorso che anche parzialmente permetta il traffico ciclabile in sicurezza dal centro città alla zona del Parco della Pellerina

I VERDI devono ritornare ad essere VERDI

Le elezioni del 13 e 14 aprile 2008 sono state una data storica: in quel giorno gli Italiani hanno decretato l'uscita dei VERDI dal Parlamento
Qualcuno ha parlato di omicidio di un'idea, perpetrato con freddo calcolo dal Partito Democratico. Ma quando un'idea muore non bisogna chiedersi chi l'ha uccisa e perchè, ma quali sono state le condizioni che ne hanno favorito la morte.
Molti VERDI e simpatizzanti VERDI già da mesi, ancor prima che si fosse definito il cartello elettorale, avevano compreso che l'operazione de "La Sinistra - L'Arcobaleno" sarebbe stata fallimentare.
Il gruppo dei VERDi che fa riferimento al Consigliere Comunale di Torino Zanolini è stato capofila della "resistenza" all'inclusione ( o meglio al dissolvimento) ne "La Sinistra - L'Arcobaleno".
Ciò ne ha valso la totale emarginazione nel Partito dei VERDI, attuata da parte di una oligarchia locale, ormai sempre più delegittimata sia culturalmente che politicamente, che aveva deciso di esercitare scelte di appiattimento alla sinistra estrema.
Molte realtà locali della Provincia di Torino avevano seguito l'azione di "smarcamento" da "La Sinistra - L'Arcobaleno" (Moncalieri, Venaria Reale, Nichelino, Beinasco, Orbassano, Avigliana, ecc) iniziata dal Gruppo Consiliare di Torino già in tempi non sospetti, prima dell'esito elettorale.
Poche altre realtà locali quali Rivoli avevano invece deciso una aggregazione totale nell'ambito de "La Sinistra - L'Arcobaleno". In questa Città addirittura, senza alcuna opposizione da parte del Presidente e della maggioranza dell'esecutivo provinciale, i Consiglieri Comunali verdi avevano deciso di fare gruppo unico "La Sinistra - L'Arcobaleno", decretando la scomparsa della visibilità del simbolo del Sole che Ride.
Ma ora urge rilanciare la parola d'ordine per una "Ricostruzione VERDE": I VERDI devono ritornare ad essere VERDI!
L'autonomia dei VERDI deve essere assoluta, potendosi al massimo configurare alcune alleanze strategiche ai fini di un rilancio delle idee dell'ambientalismo del fare.
Ma noi non siamo per un migliorismo verde: vorremmo che l'ambientalismo del fare sia anche quello del "fare BENE" e del "fare con legalità".
Vorremmo d'ora innanzi ritornare al mittente la frase con la quale in modo calunnioso si afferma che "i Verdi dicono sempre di no a tutto".
Noi potremo dire ancora dei "no", quando sarà necessario, come su certi temi anche Partiti più grandi dicono di no, perchè talvolta dire no è utile e opportuno.
Ma vogliamo porci in un atteggiamento di disponibilità a discutere e a mediare. perchè la Natura e la Vita sono fatte di mediazioni.
Altrimenti con la contrapposizione sarà l'ambiente a rimetterci.
Dobbiamo ripartire dalle parole di Alex Langer: parole di ascolto e di disponibilità, ma anche di fermezza, quando serve, per otetnere al rispettabilità delle nostre idee, che sono tante e sono buone.
Ripartire da Alex Langer per ricostruire i Verdi.
E ripartire "dal locale" (perchè no da Torino?) per ricostruire le linee generali dell'ultima ideologia nata nel '900: quella dell'Ambientalismo e dell'idea "verde" dell'esistenza

giovedì 10 aprile 2008

* OSPEDALE REGINA MARGHERITA: dibattito in Comune

Il tutto prende origine da una lettera inviata Dal Consigliere Carlo Zanolini alla Presidente della IV Commissione del Comune di Torino, D.ssa Terry Sivestrini.
In tale lettera datata 15 Genanio 2008 era scritto:

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Gent.ma Presidente,
Prendendo spunto della recente morte di una bambina avvenuta
nell'Ospedale Infantile Regina Margherita (OIRM) per meningite
fulminante, vorrei porre alla Sua attenzione lo stato di - riferitomi
da parecchi pazienti - degrado in cui versa il suddetto Ospedale per
certi servizi, primo fra tutti il DEA (Pronto Soccorso).
Come Consiglieri Comunali non possiamo esimerci dal tutelare i nostri
Cittadini da situazioni di vergognoso disagio che devono far subire
ai loro figli (cittadini anch'essi, anche se non votanti!!)
soprattutto quando si trovano in condizioni di stato di salute
estremamente precario, come quando sono costretti a recarsi al Pronto
Soccorso.
Inviterei a fare un sopralluogo durante i giorni prefestivi e durante
le ore serali presso la struttura di DEA per rendersi conto delle
condizioni in cui vengono a trovarsi i nostri piccoli cittadini:
barelle nei corridoi, pazienti con fleboclisi al braccio seduti in
scomode posizioni su sedie. mamme e genitori in ansia che affollano i
locali assolutamente insufficienti e degni di un accampamento di guerra.
La stessa situazione si verifica nel reparto di degenza temporanea,
con stanze sovraffollate e mamme costrette a vegliare i piccoli
ricoverati senza possibilità di riposarsi in modo decente, con
estrema possibilità di contrarre altre malattie per infezione
ospedaliera da mancanza di adeguati locali di sisolamento.
Un tale confusione, associata al fatto che sovente mi risulta (ma
vorrei che si accertasse) a fare le guardie non sono comandati i
Medici più esperti, ma gli specializzandi e associata alla
impossibilità di effettuare ricoveri a causa della continua
diminuzione dei posti letto sia dell'OIRM che di altri Reparti
Pediatrici di altri Ospedlai Citatdini, dettata da "necessità di
razionalizzazione della assistenza ospedaliera pediatrica" e da
presunta completa "competenza territoriale sulla assistenza dei
bambini malati", pone sovente i medici a stress lavorativi e a ritmi
che possono causare aumenti del rischio di errori e di "malasanità" e
a costringerli a riinviare a domicilio i bambini dopo aver mitigato
la sintomatologia febbrile o dopo aver solo impostato qualche
terapia, col rischio di mancanza di continuità di cure (vista la non
disponibilità 24 ore su 24 dei pediatri di famiglia)
Si fa presente che purtroppo a pagare questi errori sono i poveri
medici di guardia, quando sovente le cause vanno ricercate
soprattutto nelle carenze organizzatrici della dirigenza di ASO/ASL
Spero che questa mia lettera apra un dibattito serio su questo tema
nella Città e coinvolga , oltre che i Consiglieri Comunali
direttamente o nelle Commisisoni Consiliari, anche il Sindaco che,
primo tutore della Salute dei suoi cittadini, deve assumersi
responsabilità nel porre fine a queste gravi situazioni dell'Ospedale
Infantile più grande del Piemonte che, nonostante la ormai decennale
esperienza di aziendalizzazione a quanto risulta, stenta a normalizzarsi
Cordialità
Carlo Zanolini

Torino, 15.01.2008
xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

In data 8 Aprile 2008, a seguito della suddetta sollecitazione del Consigliere Zanolini, si è attuata audizione in IV Commissione del Direttore Generale Dr. Walter Arossa, nel frattempo succeduto alla precedente Direttrice D.ssa D'Innocenzo da soli due mesi.

Si annota qui la sintesi di tale audizione

Il Dr. Walter Arossa, non solo con estrema competenza e franchezza ha illustrato la situazione attuale dell'ASO e dell'Ospedale Regina Margherita, ma ha anche illustrato il suo pensiero sui progetti che intende perseguire per riportare l'ASO verso traguardi di eccellenza che in alcuni casi si sono persi.

Dopo aver premesso che il suo insediamento è avvenuto da soli due mesi, ma che in questi due mesi già si sono attuate politiche di piccoli cambiamenti, quali quelli di aver rimosso ingombri inapprorpiati da scale e corridoi per un loro miglior decoro e quelli di aver dato il via al Centro per fli impianti cocleari nell'ottica di un precoce inetervento già nel primo anno di vita neic onfronti delle sordità congenite, ha affermato che le criticità sono soprattutto di due specie.

La prima criticità è di tipo strutturale: l'Ospedale Regina Margherita (OIRM) è di vecchio modello, con lunghi corridoi e percorsi inadatti ad una moderna concezione di ospedalità pediatrica. Il S. Anna avendo tutti muri portanti si presta poco a ristrutturazioni che prevedano integrazioni di nuove tecnologie e qualora possibli, difficlimente flessibili per ulteriori eventuali ammodernamenti successivi. Una ristrutturazione efficace di questi due ospedali avrebbe un costo sicuramente superiore ad un loro abbattimento e ricostruzione in luogo adatto.
A tal proposito il D.G. ha riferito di avr provevduto subito a sbloccare dei finanziamenti per:
1. trasferire entro il 2009 tutti laboratori nella costruenda palazzina contigua
2. costruire entro 10 mesi il nuovo blocco operatorio
3. liberare, riadattare e ricostruire i locali sopra al Pronto Soccorso ai fini di accogliere la Pediatria A e B da collegare direttamente col P.S. sottostante che potrà dunque essere ristrutturato con grandi spazi "open" di attesa e Osservazione breve intensiva (atualmente non esiste un collegamento diretto tra il pronto Soccorso e i Reparti di degenza, am occorre attraversare la radiologia.
4. rifare il settimo piano dopo lo stop dovuto a recente indagine della magistratura.

Il D.G.ha dichiarato di avere avuto assicurazioni dall'Assessorato regionale di finanziamenti a breve per la ristrutturazione del Pronto Soccorso (in sostituzione del finanziamento art. 71 cncellato a favore del progetto della Città della Salute).

Oltre alle strutture, anche le apparecchiature attualmente in dotazione sono di tecnologia vecchissima (la Risonanza magnetica non è funzionante ed è prevista una sua sostituzione. per la TAC, attualmente obsoleta, esiste un finanziamento di sostituzione. Attualmente non esiste una radiologia digitalizzata e la radiologia è "rimasta ferma" con macchinari degli anni '70).
Anche l'informatizzazione di tutta l'ASO non esiste. Entro cinque mesi sarà attivato un programma informatico per il pronto Soccorso dell'OIRM e del S. Anna che permetterà di "comunicare" via mail con i medici curanti fornendo in tempo reale notizie circa pazienti ricoverati o in Pronto Soccorso

La seconda criticità è di tipo organizzativo
Il D.G. ha afefrmato che l'unica cosa di cui l'OIRM - S.Anna non manca è la professionalità di medici e Infermieri.
Ha avuto però modo di notare che lo "spirito di corpo" di un tempo dei Medici dell'OIRM - S. Anna non c'è più e il decadimento strutturale dell'ASO è stata la causa principale dell'emigrazione di professionalità ultraspecialistiche.

Un problema organizzativo importante inoltre è dovuto al fatto che da un qualche tempo la gestione del paziente critico in Pronto Soccorso aviene con Medici " a rotazione" e non con un organico Medico strutturato ad hoc.
Saranno a breve liberati concorsi pe rAnestesisti e Pediatri a tempo per creare un team di Pronto Soccorso autonomo con Pediatria d'urgenza
Un altro problema organizzativo è quello correlato alal Chirurgia: sarà impegno del D.G. cercaer risorse per aprire le Sale Operatorie dalle ore 8 alle ore 20 (attualmente funzionano solo dalle 8 alle 14)
Rilevato anche il grande numero di primariati "scoperti " per cui il D.G. si impegna a ricoprirli con concorsi, ritenendo che la guida primariale sia fondamentale per il rilancio di un reparto.
IL Dr. Arossa ha caldeggiato anche una ripresa del dialogo con l'Università, auspicando che si anticipi di un anno la possibilità di far effettuare il tirocinio in Pronto Soccorso agli specializzandi. Occorre che alla Università sia garantita la attività specilaistica, ma anche quella di pediatria generale ai fini della didattica.

Infine il D.G. ha affermato la necessità assoluta di avere un POLO MATERNO - INFANTILE di vera eccellenza, per non trarre in inganno gli utenti e della imprescindibile necesità di una sua contiguità con un Ospedale polispecialistico a suo supporto, e ha fatto l'esempio della situazione del S.Anna che non ha specialisti assunti, ma solo consulenti.

Concludendo: i progetti ci sono e la volontà di un rilancio dell'OIRM - S. Anna c'è.

martedì 1 aprile 2008

* SI INIZIA !

Si inizia da oggi a dare notizie della attività politica di Consigliere Comunale di Carlo Zanolini.

La prima questione è quella dei VERDI.
Carlo Zanolini è convinto (e la sua convinzione è confortata dalla stragrande maggioranza di quelli che l'hanno votato) che non sia giusto perdere l'identità dei VERDI confluendo ne "La Sinistra - L'Arcobaleno".
Ma questa sua opiniane può essere discutibile, e indubbiamente non vuole essere elemento di verità assoluta.
Ciò che invece è assolutamente vero è che il Consigliere in oggetto è stato eletto in una lista con il simbolo dei VERDI e che dunque deve restare fedele, fino a che è possibile, al Partito dei VERDI, anche se scelte nazionali al momento hanno decretato il loro "scioglimento" ne "La Sinistra - L'Arcobaleno"
A livello locale dunque Carlo Zanolini, fino a che sarà possibile, cercherà di mantenere una "autonomia politica Verde".
Proprio per il rispetto nei confronti degli elettori, suoi, e - immagino - di moltissimi che hanno votato i VERDI.
Il suo elettorato, non condividerebbe una scelta di adesione A UN'ALTRA COSA rispetto a quella per cui lo ha eletto.
Soprattutto non condividerebbe (e non condivide) il fatto che QUELL'ELTRA COSA sia
"La Sinistra - L'Arcobaleno"!!
A quanto percepito, potrebbe semmai comprendere e accettare le ragioni per adesioni "ad altre cose" non caratterizzate dalla ideologia "comunista" o "postcomunista" che tanti danni ha fatto e fa all'ambiente.

La disponibilità comunque a rivalutare la propria posizione qualora ritenesse possibile sostituire il proprio iniziale elettorato con un altro di diverse convinzioni politico - ideologiche nell'ambito di un percorso di dibattito politico che possa giustificare una deriva verso la sinistra, di una politica (quella dei VERDI) che, come diceva Langer: "non è nè di destra, nè di sinistra".
Questa percorso non potrà comunque avvenire prima degli esiti dellle elezioni politiche del 13 e 14 Aprile 2008: solo esse potranno dirci se quello de "La Sinistra - L'Arcobaleno" è un progetto che può essere ELETTORALMENTE credibile oppure una scelta capace di mettere ancora di più "nell'angolo" le idee di sinistra, come si è verificato per il Partito Comunista Francese, ridotto al 3% di consensi con scarse possibilità ci incidere significativamente sulla politica di una Nazione.