venerdì 23 gennaio 2009

MOZIONE DI INDIRIZZO sui "CONCORSI DI IDEE"

Segnalo una mozione approvata lunedì 12 gennaio 2009 che mi vede primo firmatario - e cofirmatari i Consiglieri Gianluigi Bonino (Gruppo Socialista - riformista - liberale, confederato coi Moderati) e Giovammi Mari Ferraris (Gruppo dei MODERATI) - che impegna la Giunta a favorire per interventi urbanistici e architettonici di una certa rilevanza a incrementare la metodologia del "Concorso di Idee" per dare motivo a giovani architetti o ingegneri di poter esprimere la loro creatività e per concorrere a indirizzare verso il "Bello" e il "Decoro" Questa Mozione è stata ritenuta molto interessante, a tal punto che sarà ripresa sul sul numero della settimana del 19 gennaio di "Progetti e Concorsi", allegato al settimanale Edilizia e Territorio del Sole 24 ore, a seguito di una intervista della giornalista Maria Chiara Voci del Sole 24 ore

Riporto quanto scritto dal Giornalista dell'Ufficio Stampa del Comune di Torino, Dr. Silvio Lavalle a proposito di questa mozione.

PAZZA IDEA
Il "concorso di idee" ed il deficit di bellezza delle nostre città
20-01-2009
Nei primi anni ’70, il giovane architetto aveva poca esperienza, poco curriculum, nessun potente amico…solo una testa ribollente di idee, coloratissime, serpentiformi, a volte trasparenti e tutte un po’ pazze. Poi venne il concorso di idee (in Francia, Spagna, Olanda, lo si usava già da tempo) e così nacque il "Centre Pompidou" (noto come "Beaubourg") progettato da un giovane Renzo Piano: un’opera ed un architetto diventati poi celebri nel mondo intero.
L’importanza del concorso di idee per la progettazione al servizio del settore pubblico, è stata abbondantemente analizzata nel corso dei recenti convegni collegati alla manifestazione "Torino capitale del design". E’ opinione abbastanza consolidata tra gli esperti del settore che in Italia manchi una cultura della progettazione e questa situazione può essere riferita anche allo scarso ricorso a quella specifica modalità di progettazione chiamata "concorso di idee". Naturalmente non mancano talenti ed intelligenze, ma le vie che questi percorrono per affermarsi non sono accessibili a tutti i talentosi. Tutto ciò fa sì che il nostro Paese, pur costellato di opere "griffate", a volte belle a volte no, risenta di un deficit di bellezza e a volte di razionalità edificatoria.
carlozanolini-full_init_.jpg ¬
Queste le motivazioni di Carlo Zanolini primo firmatario di una mozione approvata in Consiglio comunale con 28 voti favorevoli ed 1 astenuto con cui si impegnano il Sindaco e la Giunta ad adottare come forma di gara pubblica il "concorso di idee", come già si fa nelle città europee all’avanguardia nella progettazione urbanistica ed architettonica. 
Con il "concorso di idee", argomentano i proponenti, si stimola la creatività e la competitività dei professionisti chiamati a progettare e si dà spazio ai giovani, altrimenti a corto di possibilità di dimostrare le proprie capacità.
Questo modo di procedere dovrebbe essere adottato per le nuove progettazioni, per le riqualificazioni di aree pubbliche, ma anche per le trasformazioni edilizie e urbanistiche di aree private che richiedano variazioni di destinazione d’uso rispetto al piano regolatore. Le superfici da riprogettare con questo metodo dovranno essere superiori ai 3000 metri quadrati, oppure inferiori purchè in aree di particolare pregio o con vincoli ambientali. La differenza più evidente tra il concorso di idee ed un bando di gara per la progettazione di un’opera è che nel primo caso il concorrente non solo non deve versare cauzioni più o meno onerose per partecipare alla gara ma, con un po’ di fortuna e la giusta dose di talento, può guadagnare un premio in denaro e, soprattutto, visibilità e riconoscimenti professionali. Non soltanto ma, sebbene le Amministrazioni nel caso dei concorsi di idee non siano vincolate a realizzare alcuna opera, nulla vieta loro di elaborare dei bandi che, in vista della effettiva costruzione di un’opera, valorizzino nella gara il lavoro realizzato da chi ha partecipato al preliminare concorso di idee. In questo modo il bando di gara sarà in grado di fornire migliori linee guida ed anche precise indicazioni sul progetto. Il progetto che seguirà potrà così guadagnare in qualità finale e configurarsi come il risultato di un lavoro collettivo.
Silvio Lavalle

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

C I T T A’ D I T O R I N O
MOZIONE
OGGETTO: "PROGETTARE IL FUTURO URBANISTICO DI TORINO CON I CONCORSI DI IDEE"
Presenata dai Consiglieri Comunali ZANOLINI E BONINO IN DATA 30 OTTOBRE 2007.
Il Consiglio Comunale di Torino
PREMESSO
che molte città all’avanguardia nella progettazione architettonica e per la trasformazione urbanistica sovente fanno ricorso alla metodologia del concorso di idee per individuare la migliore progettualità tra molte qualificate proposte;
RILEVATO che
"il concorso di idee" è un metodo che, suscitando la competizione professionale e dando spazio all’inventiva e alla creatività di una pluralità di progettisti, potrebbe contribuire a selezionare le idee migliori per interventi architettonici e di trasformazione urbanistica anche nella nostra città; CONSIDERANDO che
il "concorso di idee"potrebbe dare, spazi importanti a giovani professionisti che altrimenti non potrebbero pubblicizzare e/o realizzare le loro idee, la loro creatività e i loro progetti;
IMPEGNA
il Sindaco e la Giunta a promuovere l’applicazione del metodo del "concorso di idee" o di altre metodologie selettive, anche vincolando eventuali vincitori di aste pubbliche per alienazione di aree e per il trasferimento di diritti edificatori: 1. per nuove progettazioni, riqualificazioni o ristrutturazioni di aree pubbliche; 2. per trasformazioni edilizie e/o urbanistiche di aree private di dimensioni significative e interventi che riguardino aree con vincoli ambientali di particolare pregio.

F.to Carlo Zanolini
Gian Luigi Bonino
Giovanni Maria Ferraris

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx